L’arte della com­bu­stione pulita – Una gamma di bru­cia­tori che rag­giunge il 92% di eco-​sostenibilità

Oilon ha orga­niz­zato un’in­da­gine interna sulla sostenibilità dei pro­dotti per bru­cia­tori del­l’a­zienda. Il punto di par­tenza prin­ci­pale è stata la tas­so­no­mia dell’UE, che sta­bi­li­sce i requi­siti per gli inve­sti­menti a soste­gno dello svi­luppo soste­ni­bile. I risul­tati sono stati impres­sio­nanti: ben il 92% dei pro­dotti per bru­cia­tori del­l’a­zienda sod­di­sfa­ceva i criteri.

Uno degli obiet­tivi prin­ci­pali di Oilon è quello di essere un pro­dut­tore leader di tec­no­lo­gie di com­bu­stione pulita. L’a­zienda destina oltre il 6% del fat­tu­rato allo svi­luppo dei pro­dotti. Negli ultimi anni, Oilon ha inve­stito molto nella tec­no­lo­gia delle pompe di calore. Tut­ta­via, i pro­dotti per la com­bu­stione pulita con­ti­nuano a svol­gere un ruolo fon­da­men­tale nell’attività di Oilon.

“In futuro, una parte con­si­stente della com­bu­stione sarà sosti­tuita da tec­no­lo­gie basate sull’elettricità, come pompe di calore e caldaie elet­tri­che. Questo è par­ti­co­lar­mente vero nelle appli­ca­zioni a bassa tem­pe­ra­tura”, afferma il Respon­sa­bile tec­no­lo­gico del Gruppo Oilon Joonas Kat­te­lus. Ci sono ancora molte appli­ca­zioni in cui è neces­sa­ria la com­bu­stione. Nelle navi e negli aerei, ad esempio, i car­bu­ranti sono un ottimo modo per imma­gaz­zi­nare energia. Possono anche essere uti­liz­zati per equi­li­brare la domanda e l’of­ferta di riscal­da­mento. In tali appli­ca­zioni, sosti­tuire i car­bu­ranti con delle sem­plici bat­te­rie non è ragio­ne­vole. Di con­se­guenza, le appli­ca­zioni indu­striali e di pro­cesso con­ti­nue­ranno a richie­dere le alte tem­pe­ra­ture di uscita fornite dalla tec­no­lo­gia di com­bu­stione, anche in futuro.


Il car­bu­rante è il fattore più impor­tante

Di norma, i com­bu­sti­bili fossili gassosi gene­rano emis­sioni infe­riori rispetto ai com­bu­sti­bili fossili liquidi. Durante la com­bu­stione, gli oli com­bu­sti­bili rila­sciano non solo CO2, ma anche ani­dride sol­fo­rosa, ossidi di azoto e varie emis­sioni di par­ti­co­lato, come la fulig­gine. Rispetto al petro­lio, il gas natu­rale brucia in modo estre­ma­mente pulito. Non ha emis­sioni di ani­dride sol­fo­rosa e fulig­gine.

Joonas Kat­te­lus, Respon­sa­bile tec­no­lo­gico del Gruppo Oilon

Secondo Kat­te­lus, la maggior parte del port­fo­lio del­l’a­zienda è stata rico­no­sciuta come soste­ni­bile. Sono stati inclusi tutti i pro­dotti che bru­ciano com­bu­sti­bili soste­ni­bili, i bru­cia­tori di gas natu­rale tra­di­zio­nali e a bassa emis­sione di NOx, nonché i bru­cia­tori di avvia­mento e di sup­porto forniti agli impianti di ince­ne­ri­mento dei rifiuti e agli impianti che uti­liz­zano bio­car­bu­ranti.

“Questa ripar­ti­zione si basa sul­l’i­dea che se sosti­tuiamo la com­bu­stione del carbone con il gas natu­rale in Cina, ad esempio, otte­niamo una mas­sic­cia ridu­zione una tantum delle emis­sioni di Nox, delle par­ti­celle e della CO”. Kat­te­lus stima che la com­bu­stione del carbone generi circa il doppio di CO2 rispetto alla com­bu­stione del gas natu­rale.

Come ogni com­bu­sti­bile fossile, la com­bu­stione del gas natu­rale produce emis­sioni di CO2, che aumen­tano e inten­si­fi­cano l’ef­fetto serra. Secondo Kat­te­lus, Oilon è riu­scita a ridurre le altre emis­sioni a un livello così basso che la com­bu­stione stessa è estre­ma­mente pulita.

L’ag­gres­sione della Russia nei con­fronti del­l’U­craina e, la con­se­guente guerra, ha cam­biato radi­cal­mente il pano­rama ener­ge­tico globale. Questo cam­bia­mento è indice di un pro­gres­sivo abban­dono del gas natu­rale come fonte di energia. L’idea è ulte­rior­mente sup­por­tata dal fatto che i com­bu­sti­bili rin­no­va­bili hanno in genere emis­sioni di CO2 infe­riori a quelle dei com­bu­sti­bili fossili.

“Attual­mente, i governi di tutto il mondo, sono molto inte­res­sati all’i­dro­geno. L’i­dro­geno può essere pro­dotto per elet­tro­lisi con energia elet­trica soste­ni­bile, come l’e­ner­gia eolica. In questa appli­ca­zione, serve come forma di accu­mulo di energia”, dice Kat­te­lus.

Dal punto di vista della com­bu­stione, l’i­dro­geno è pulito, poiché il suo pro­dotto di com­bu­stione è l’acqua. Tut­ta­via, l’i­dro­geno brucia molto inten­sa­mente e con una fiamma calda. Più la fiamma è calda, più si formano i dannosi ossidi di azoto, o com­po­sti NOx. Nei bru­cia­tori Oilon ACE, le emis­sioni di NOx sono ridotte al minimo grazie alla disper­sione del­l’a­ria di com­bu­stione e del com­bu­sti­bile, che si traduce in una fiamma ampia e fredda. Inoltre, i gas di scarico gene­rati durante la com­bu­stione vengono rein­di­riz­zati nella fiamma all’in­terno della caldaia, raf­fred­dando ulte­rior­mente la fiamma.

L’i­dro­geno non è una solu­zione infal­li­bile. Le infra­strut­ture attuali non sono adatte allo stoc­cag­gio e al tra­sporto del­l’i­dro­geno senza un’am­pia ristrut­tu­ra­zione; inoltre, l’i­dro­geno richiede una mag­giore atten­zione alla sicu­rezza. Un’al­ter­na­tiva all’i­dro­geno pulito è il metano sin­te­tico rica­vato dal­l’i­dro­geno. Il metano ha quasi esat­ta­mente le stesse proprietà del gas natu­rale, il che con­sente di uti­liz­zarlo diret­ta­mente nei sistemi attuali. L’i­dro­geno può essere uti­liz­zato anche per pro­durre ammo­niaca, com­ple­ta­mente priva di emis­sioni di CO2. L’am­mo­niaca non è priva di pro­blemi: è tossica e ha elevate emis­sioni di NOx.

“Gli ope­ra­tori del­l’E­stremo Oriente sem­brano essere par­ti­co­lar­mente inte­res­sati all’am­mo­niaca. In Giap­pone e Corea del Sud si stanno stu­diando nuove solu­zioni”, afferma Kat­te­lus. Nelle grandi cen­trali a carbone, l’am­mo­niaca è vista come un com­bu­sti­bile del futuro e molti pro­dut­tori di caldaie hanno già chiesto se le loro caldaie possono essere con­ver­tite all’uso del­l’am­mo­niaca.

L’a­do­zione di car­bu­ranti rin­no­va­bili richiede inve­sti­menti. Secondo Tapio Mur­to­nen, Diret­tore com­mer­ciale di Oilon, se si vuole uti­liz­zare un altro com­bu­sti­bile in un bru­cia­tore indu­striale Oilon, in genere è neces­sa­rio un nuovo bru­cia­tore. Nei bru­cia­tori di pro­cesso e nelle cen­trali elet­tri­che è neces­sa­rio un ade­gua­mento meno esteso.

“In un tipico pro­getto di retro­fit, instal­liamo le lance e le valvole neces­sa­rie e appor­tiamo alcune modi­fi­che all’au­to­ma­zione”, spiega Mur­to­nen.


Rea­liz­zare l’e­co­no­mia cir­co­lare e pro­teg­gere l’am­biente

Nelle attività indu­striali, gran parte del vapore late­rale va comun­que spre­cato. Un tempo era con­sue­tu­dine sba­raz­zarsi dei com­bu­sti­bili di pro­cesso più impe­gna­tivi attra­verso la com­bu­stione in torcia. Non è più così, perché l’in­te­resse per i com­bu­sti­bili alter­na­tivi e per l’u­ti­lizzo del­l’e­ner­gia di scarto è aumen­tato a causa di norme sempre più severe sulle emis­sioni e del­l’au­mento dei prezzi del­l’e­ner­gia.

“Ini­zial­mente i gas veni­vano rila­sciati nel­l’at­mo­sfera, poi è stata inven­tata la com­bu­stione in torcia. L’e­ner­gia veniva dispersa dai venti, ma i livelli di emis­sione sono effet­ti­va­mente dimi­nuiti. Nelle solu­zioni moderne, i gas vengono bru­ciati in una caldaia, con­sen­tendo alle aziende di recu­pe­rare l’e­ner­gia con­te­nuta nel gas”, spiega Mur­to­nen.

Più i flussi late­rali del­l’in­du­stria di pro­cesso vengono sfrut­tati, più aumenta la gamma di com­bu­sti­bili dispo­ni­bili. Già oggi, Oilon for­ni­sce bru­cia­tori per vari com­bu­sti­bili dif­fi­cili, come il gas d’al­to­forno e il gas di cokeria gene­rati dalla pro­du­zione di acciaio. Inoltre, l’a­zienda vanta decenni di espe­rienza nel settore dei gas di raf­fi­ne­ria e di pro­cesso.

“I com­bu­sti­bili pro­dotti come sot­to­pro­dotto non sono sempre uni­formi e la pres­sione di ingresso può variare. Dob­biamo pro­get­tare le appa­rec­chia­ture in modo che la dif­fe­renza sia sotto con­trollo. Ciò richiede sensori diversi, rego­la­tori e solu­zioni di auto­ma­zione spe­ciali”, afferma Kat­te­lus.

Secondo Kat­te­lus, gli oli di piro­lisi hanno recen­te­mente ini­ziato a susci­tare un nuovo inte­resse. Dopo l’i­ni­zio degli anni 2000, sono stati scar­tati come troppo impe­gna­tivi per essere uti­liz­zati come com­bu­sti­bile. Essendo acidi, gli oli di piro­lisi cor­ro­de­reb­bero i com­po­nenti e le loro proprietà potreb­bero cam­biare improv­vi­sa­mente, inta­sando i tubi del car­bu­rante. Ci sono vari studi che mostre­reb­bero come gli oli di piro­lisi più recenti abbiano proprietà migliori. Il valore del PH è ancora basso, il che signi­fica che i com­po­nenti devono essere rea­liz­zati in acciaio anti­a­cido.

I bru­cia­tori Oilon sono uti­liz­zati anche nelle caldaie a letto fluido come bru­cia­tori di avvia­mento e di sup­porto. Queste caldaie sono uti­liz­zate per la com­bu­stione di bio­car­bu­ranti e per la pro­du­zione di energia dai rifiuti urbani rimasti dopo il rici­clag­gio e il riu­ti­lizzo.

“Le caldaie a letto fluido, uti­liz­zate più spesso per la com­bu­stione di cippato e bio­com­bu­sti­bili simili, sono state rico­no­sciute come soste­ni­bili. La caldaia viene prima riscal­data a 850 °C con i bru­cia­tori di avvio e di sup­porto, dopodiché la bio­massa o i rifiuti urbani vengono immessi nella caldaia”, spiega Mur­to­nen.

Per molti tipi di rifiuti peri­co­losi, l’in­ce­ne­ri­mento è l’unica opzione di smal­ti­mento ragio­ne­vole. Negli impianti di gestione dei rifiuti peri­co­losi, i gas e i liquidi vengono bru­ciati con bru­cia­tori spe­ciali. Una parte dei rifiuti passa dai bru­cia­tori alla caldaia, dove viene ince­ne­rita in modo sicuro. In questo modo si evita che i rifiuti peri­co­losi dan­neg­gino l’at­mo­sfera, i corsi d’acqua e il terreno.


L’ul­timo otto per cento: un pro­blema o un’opportunità?

Oilon produce ancora bru­cia­tori che non sod­di­sfano i criteri di svi­luppo soste­ni­bile. L’ul­timo 8% del port­fo­lio è costi­tuito da bru­cia­tori di olio pesante e olio com­bu­sti­bile leggero, uti­liz­zati prin­ci­pal­mente dal­l’in­du­stria navale.

“I bru­cia­tori che uti­liz­zano solo olio come com­bu­sti­bile rap­pre­sen­tano una parte rela­ti­va­mente piccola. Per la maggior parte, i pro­dotti sono bru­cia­tori a gas e gas/olio com­bu­sti­bile leggero”, spiega Mur­to­nen. A lungo termine, Mur­to­nen ritiene che la quota dei bru­cia­tori a olio diminuirà ulte­rior­mente, poiché la nor­ma­tiva marina diventa ogni anno più severa. Quando si parla di futuri car­bu­ranti per l’in­du­stria nautica, tre can­di­dati spic­cano sugli altri: ammo­niaca, metano sin­te­tico e meta­nolo sin­te­tico.

“L’in­du­stria nautica è alla ricerca di nuove solu­zioni. Abbiamo anche alcuni pro­getti sul meta­nolo, in corso. Abbiamo ini­ziato a discu­tere con le società di clas­si­fi­ca­zione, valu­tando il tipo di equi­pag­gia­mento e i sistemi di sicu­rezza neces­sari. Inoltre, abbiamo avviato ini­zia­tive di svi­luppo con alcuni dei nostri clienti”, afferma Mur­to­nen.

“Il meta­nolo è un’op­zione che sembra com­pa­rire spesso”, con­ferma Kat­te­lus. “Si tratta di un com­bu­sti­bile rin­no­va­bile: un com­bu­sti­bile liquido che non ha bisogno di essere pres­su­riz­zato, il che sem­pli­fica la logi­stica. Per molti aspetti, il meta­nolo è simile all’o­lio com­bu­sti­bile leggero, il che signi­fica che la nostra tec­no­lo­gia attuale può essere uti­liz­zata con modi­fi­che rela­ti­va­mente minime”.

Il meta­nolo è un flusso secon­da­rio del­l’in­du­stria fore­stale e un sot­to­pro­dotto della pro­du­zione di bio­die­sel. Può essere pro­dotto da bio­massa, idro­geno e fonti fossili. Indi­pen­den­te­mente dalla fonte, il meta­nolo ha emis­sioni sostan­zial­mente infe­riori rispetto ai com­bu­sti­bili fossili tra­di­zio­nali.

Nelle appli­ca­zioni ter­re­stri, i bio­die­sel hanno dimo­strato di essere un’ec­cel­lente alter­na­tiva agli oli com­bu­sti­bili tra­di­zio­nali. Secondo Kat­te­lus, le proprietà del bio­die­sel fin­lan­dese Neste My sono così simili a quelle del­l’o­lio com­bu­sti­bile tra­di­zio­nale che possono essere uti­liz­zate con la tec­no­lo­gia attuale e, allo stesso tempo, ridurre i livelli di emis­sioni del­l’im­pianto. Nei bru­cia­tori Oilon, in genere è suf­fi­ciente sosti­tuire il rile­va­tore di fiamma per rendere l’in­tera gamma di bru­cia­tori com­pa­ti­bile con il bio­die­sel.


I migliori bru­cia­tori al mondo sono rea­liz­zati per le con­di­zioni del mondo reale

Oilon uti­lizza la flui­do­di­na­mica com­pu­ta­zio­nale (model­la­zione CFD) come parte del pro­cesso di svi­luppo del pro­dotto. Gli esperti del­l’a­zienda creano pro­to­tipi digi­tali e simu­lano il fun­zio­na­mento del bru­cia­tore prima di rea­liz­zare un pro­to­tipo fisico.

I limiti di emis­sione sempre più severi richie­dono una pro­get­ta­zione estre­ma­mente accu­rata e test appro­fon­diti. Con la model­la­zione CFD, Oilon può simu­lare decine o addi­rit­tura cen­ti­naia di geo­me­trie diverse di bru­cia­tori prima di creare il primo pro­to­tipo.

Antti Hämälainen e i bru­cia­tori Oilon ACE

Antti Hämäläinen lavora come svi­lup­pa­tore di pro­dotti presso Oilon. Uno dei suoi compiti prin­ci­pali è quello di testare i pro­dotti per bru­cia­tori Oilon ACE.

“Appor­tiamo innu­me­re­voli modi­fi­che al pro­to­tipo. Non capita spesso che il bru­cia­tore sia com­ple­ta­mente pronto dopo la CFD”, afferma Hämäläinen. “Quando testiamo i nostri pro­dotti, l’o­biet­tivo è quello di otte­nere con­di­zioni il più pos­si­bile simili a quelle dello sta­bi­li­mento del cliente. Abbiamo molte caldaie diverse e sce­gliamo sempre quella che si avvi­cina di più alla caldaia del cliente”.

Gli svi­lup­pa­tori del pro­dotto trac­ciano le linee di ali­men­ta­zione al bru­cia­tore e costrui­scono l’au­to­ma­zione neces­sa­ria. La tem­pe­ra­tura, l’umidità e la pres­sione del­l’a­ria influen­zano il pro­cesso di com­bu­stione. Esi­stono nume­rosi altri fattori, alcuni dei quali possono essere impos­si­bili da pren­dere in con­si­de­ra­zione. Per questo il feed­back dal campo vale oro.

“La situa­zione presso il cliente può cam­biare rapi­da­mente”, spiega Hämäläinen. “Qui a Oilon siamo in grado di fare quasi tutto, ma il per­so­nale sul campo non dispone di una singola cas­setta degli attrezzi che gli con­senta di armeg­giare con i det­ta­gli minori. Per questo motivo testiamo diverse impo­sta­zioni in diversi forni, assi­cu­ran­doci che il pro­dotto sia pronto. L’o­biet­tivo è quello di poter sem­pli­ce­mente avvi­tare l’unità alla caldaia e premere avvio. In caso di pro­blemi, ricree­remo le con­di­zioni il più pos­si­bile in labo­ra­to­rio e risol­ve­remo il pro­blema attra­verso i test”.

I siti di instal­la­zione e le esi­genze dei clienti variano note­vol­mente e nel corso dei decenni ci sono state alcune sor­prese. L’in­ge­gnere mec­ca­nico Jarmo Have­ri­nen ricorda i vari pro­blemi causati da dispo­si­zioni di tra­sporto inso­lite. In un caso, i bru­cia­tori sono stati col­le­gati a caldaie già pre­senti nello sta­bi­li­mento del cliente. Le com­bi­na­zioni bruciatore-​caldaia sono state tra­spor­tate al sito di instal­la­zione con un camion e alcuni bru­cia­tori si sono dan­neg­giati durante il tra­sporto. Una volta iden­ti­fi­cato il pro­blema, è stato pos­si­bile con­si­gliare al cliente come soste­nere i bru­cia­tori, evi­tando di dan­neg­giarne le flange.

I pro­blemi di accen­sione sono un altro argo­mento su cui Oilon rac­co­glie dati dal campo. Le espe­rienze pra­ti­che hanno dimo­strato che un’at­tenta veri­fica è essen­ziale. Quando la pro­du­zione di un deter­mi­nato tra­sfor­ma­tore di accen­sione è ter­mi­nata, l’a­zienda ha dovuto trovare un sosti­tuto nel più breve tempo pos­si­bile. Presso la sede del cliente, è emerso che il nuovo com­po­nente aveva una cor­rente di accen­sione infe­riore, che causava pro­blemi con i cavi di accen­sione lunghi. Il pro­blema è stato risolto e Oilon ha impa­rato una lezione pre­ziosa.

“Ese­guiamo così tanti test in labo­ra­to­rio che la mac­china è total­mente ope­ra­tiva e pronta all’uso. Ese­guiamo prove su prove e fac­ciamo fun­zio­nare la mac­china in tutte le com­bi­na­zioni pos­si­bili. Il pro­dotto finale ha un aspetto com­ple­ta­mente diverso da quello ini­ziale. È questo il senso di svi­lup­pare il pro­dotto”, con­clude Hämäläinen.


I pro­dotti stan­dar­diz­zati garan­ti­scono la disponibilità

Mur­to­nen con­corda sul fatto che è essen­ziale assi­cu­rarsi che i pro­dotti siano pronti all’uso. Nono­stante le pre­sta­zioni e i livelli di emis­sioni siano una priorità, l’affidabilità è la base.

“I bru­cia­tori devono essere affi­da­bili, il che signi­fica che devono essere robusti e pronti all’uso in qual­siasi momento. In una parola, i bru­cia­tori devono avere un’ec­cel­lente disponibilità”, afferma Mur­to­nen. Un altro fattore signi­fi­ca­tivo è il range di capacità del bru­cia­tore. Le caldaie a vapore, ad esempio, richie­dono un ampio rap­porto di turn­down.

I siti di instal­la­zione e le appli­ca­zioni variano note­vol­mente. I bru­cia­tori uti­liz­zati in ambienti marini e quelli che uti­liz­zano com­bu­sti­bili cor­ro­sivi devono essere resi­stenti alla cor­ro­sione. For­tu­na­ta­mente, i clienti possono anti­ci­pare le loro esi­genze future – una con­si­de­ra­zione impor­tante, dice Mur­to­nen, dato che un bru­cia­tore servirà il cliente per circa 25 anni.

La dimi­nu­zione della disponibilità di gas natu­rale in Europa ha gene­rato una forte domanda di bru­cia­tori a doppia ali­men­ta­zione e di altre solu­zioni alter­na­tive. Sempre più spesso i clienti scel­gono un pro­dotto con emis­sioni minime e il petro­lio non è più con­si­de­rato una solu­zione soste­ni­bile.

“Ciò che ci distin­gue dalla con­cor­renza è che otte­niamo le emis­sioni più basse al mondo con una buona effi­cienza e un basso livello di ossi­geno residuo”, afferma Mur­to­nen.

Ad esempio, i bru­cia­tori a bas­sis­simo tenore di NOx basati sulla tec­no­lo­gia a pre­mi­sce­la­zione possono rag­giun­gere livelli di emis­sione infe­riori a 2,5 ppm (5 mg/Nm3). Nono­stante le pre­sta­zioni di alto livello, i bru­cia­tori sono facili da man­te­nere e instal­lare. La maggior parte della tec­no­lo­gia è la stessa dei bru­cia­tori tra­di­zio­nali.

L’a­dat­ta­mento della tec­no­lo­gia di com­bu­stione pulita a con­di­zioni diverse richiede il bilan­cia­mento di innu­me­re­voli fattori. Tut­ta­via, poiché i pro­dotti sono stan­dar­diz­zati, la pro­get­ta­zione di un sistema richiede poco tempo e le pre­sta­zioni stabili sono garan­tite. Secondo Mur­to­nen, il cliente deve sem­pli­ce­mente indi­care i requi­siti di emis­sione e, sulla base di queste infor­ma­zioni, viene scelto il bru­cia­tore adatto. Se il cliente ha bisogno di un bru­cia­tore a bas­sis­simo NOx, ad esempio, non ci sarà alcun lavoro aggiun­tivo, da fare.

Le cen­trali elet­tri­che possono richie­dere solu­zioni con bru­cia­tori mul­ti­pli. In questi pro­getti, dob­biamo con­si­de­rare la col­lo­ca­zione dei bru­cia­tori, cioè la loro posi­zione sulle pareti della caldaia per otte­nere pre­sta­zioni otti­mali in termini di emis­sioni”, spiega Mur­to­nen. “Il team di esperti di Oilon si occuperà di questo e troverà una solu­zione sele­zio­nando i bru­cia­tori e l’au­to­ma­zione neces­sa­ria”. Una volta com­ple­tata questa ope­ra­zione, la con­se­gna procede come di con­sueto”.

La sele­zione di pro­dotti Oilon pro­muove l’e­co­no­mia cir­co­lare. I bru­cia­tori del­l’a­zienda possono essere uti­liz­zati per pro­durre energia pulita e sfrut­tare i flussi late­rali. Le pompe di calore indu­striali Oilon, a loro volta, con­sen­tono agli ope­ra­tori di uti­liz­zare il calore pro­dotto in modo più effi­ciente e di sfrut­tare l’e­ner­gia che altri­menti sarebbe eva­po­rata nel­l’at­mo­sfera.

In futuro si uti­liz­ze­ranno sempre più fonti basate sull’elettricità, ridu­cendo la quota della tec­no­lo­gia di com­bu­stione. Allo stesso tempo, alla luce delle norme sulle emis­sioni sempre più severe e del­l’am­plia­mento della gamma di com­bu­sti­bili puliti dispo­ni­bili, sarà neces­sa­rio trovare solu­zioni di com­bu­stione sempre più ver­sa­tili. Le solu­zioni soste­ni­bili per i bru­cia­tori e i sistemi basati sulle energie rin­no­va­bili si com­ple­tano e si sup­por­tano a vicenda.

Per saperne di più sui bru­cia­tori Oilon, clic­care qui Bru­cia­tori – Oilon.

Con­tatti Con­tatti – Oilon