Nella pri­ma­vera del 2022, i respon­sa­bili di Hollola dovet­tero affron­tare la realtà. Erano passati solo cinque anni da quando era stata com­ple­tata la nuova sta­zione di servizi di emer­genza del comune fin­lan­dese e ora i com­pres­sori di entrambe le pompe di calore geo­ter­mi­che della sta­zione si erano gua­stati. Come se non bastasse, il periodo di garan­zia era appena scaduto.

“Quando abbiamo ini­ziato a inda­gare sul pro­blema, è emerso che i com­pres­sori delle pompe di calore rap­pre­sen­ta­vano una tec­no­lo­gia nuova e spe­ri­men­tale che pro­met­teva molto, ma che nella pratica forniva poco. Non eravamo i soli ad avere questo pro­blema e non erano più dispo­ni­bili pezzi di ricam­bio per l’at­trez­za­tura. Poiché il pro­dut­tore non è riu­scito a trovare una solu­zione sod­di­sfa­cente al pro­blema, siamo stati costretti ad avviare una gara d’ap­palto per nuove pompe di calore geo­ter­mi­che”, afferma Arto Nuut­tila, gestore di proprietà di Hol­lo­lan Tila­pal­ve­lut Oy.

Le pompe di calore geo­ter­mi­che di Oilon hanno vinto la gara d’ap­palto. Le pompe di calore si sono distinte non solo per il loro prezzo com­pe­ti­tivo, ma anche per la loro tec­no­lo­gia affi­da­bile e con­so­li­data e per l’ec­cel­lente repu­ta­zione di HC-​Systems Oy, l’a­zienda respon­sa­bile del­l’in­stal­la­zione del sistema. Ciò che ha fatto la dif­fe­renza, è che i pro­dotti erano già dispo­ni­bili, poiché il settore delle pompe di calore con­ti­nua a essere afflitto da carenze di com­po­nenti a causa del­l’e­le­vata domanda e della pan­de­mia COVID-19.

“Siamo stati for­tu­nati con questa con­se­gna. Avevamo in magaz­zino un paio di pompe di calore Oilon RE84 che si adat­ta­vano per­fet­ta­mente al pro­getto. Poiché il pro­getto riguar­dava un impor­tante ser­vi­zio pub­blico, siamo stati pronti a sfrut­tare le nostre risorse e a mettere da parte i pro­dotti per Hollola, anche se il pro­cesso deci­sio­nale comu­nale ha richie­sto un po’ di tempo”, afferma il Diret­tore Vendite di Oilon Simo Ruu­su­nen.

“Il pro­getto di instal­la­zione com­pren­deva la rimo­zione delle vecchie appa­rec­chia­ture e l’in­stal­la­zione di nuove pompe di calore. Quando abbiamo ini­ziato a fare ricer­che sul sito, abbiamo notato che c’erano pro­blemi con l’in­stal­la­zione ori­gi­nale. Questi pro­blemi sono stati risolti quando abbiamo instal­lato i nuovi pro­dotti. Abbiamo otti­miz­zato il sistema rego­lando le portate e con mezzi simili. Questo pro­getto è un buon esempio della nostra filo­so­fia ope­ra­tiva: invece di adot­tare un approc­cio ristretto e fare solo ciò che ci è stato ordi­nato, ci con­cen­triamo sulla garan­zia dell’affidabilità e del­l’ef­fi­cienza ener­ge­tica del­l’in­tero sistema”, afferma Henri Rämänen, ammi­ni­stra­tore dele­gato di HC-​Systems.

Il risul­tato finale è un sistema che for­ni­sce alla sta­zione dei servizi di emer­genza il riscal­da­mento e il raf­fred­da­mento esat­ta­mente come pre­vi­sto in origine. L’acqua calda è dispo­ni­bile in abbon­danza e il feed­back degli utenti finali è stato posi­tivo.

“Sono più che sod­di­sfatto di come è stato gestito il pro­getto. Eravamo in una situa­zione dif­fi­cile e sia Oilon che HC-​Systems erano pronti a essere fles­si­bili e, allo stesso tempo, a fornire un eccel­lente ser­vi­zio clienti. Un altro aspetto che ci piace delle nuove unità è che possono essere inte­grate nel nostro sistema di gestione degli edifici. Per noi è impor­tante poter moni­to­rare il fun­zio­na­mento del sistema da remoto”, afferma Nuut­tila.

“HC-​Systems ha instal­lato due pompe di calore a sor­gente ter­re­stre Oilon RE84 da 84 kW. Si tratta di una solu­zione affi­da­bile e diffusa per il riscal­da­mento e il raf­fred­da­mento ad alta effi­cienza ener­ge­tica di edifici di medie e grandi dimen­sioni. È pos­si­bile unire fino a 16 unità Oilon RE per una capacità totale massima di 768 kW. La pompa di calore RE84 è dotata di due com­pres­sori, che offrono un’ec­cel­lente gamma di capacità e tol­le­ranza ai guasti. L’a­van­zata fun­zione EVI del­l’e­co­no­miz­za­tore offre pre­sta­zioni ecce­zio­nali per le nostre pompe di calore RE geo­ter­mi­che. Questo signi­fica più riscal­da­mento e acqua calda per l’u­tente finale, con un COP di altis­simo livello”, spiega Ruu­su­nen.

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